Borgo dei Pescatori a Chianalea di Scilla

Scilla si estende lungo la costa della Calabria tra il mare Tirreno e le pendici dell’Aspromonte. Chianalea è il quartiere […]

Scilla si estende lungo la costa della Calabria tra il mare Tirreno e le pendici dell’Aspromonte.
Chianalea è il quartiere più interessante: un borgo di pescatori non imbalsamato a scopo turistico ma che ancora vive dell’attività della pesca.
Chianalea  deriva il suo nome da Canalea, perché le piccole case che sorgono direttamente sugli scogli sono separate le une dalle altre da piccole viuzze, simili a canali, che scendono direttamente nel mare Tirreno.
Passeggiando tra le suggestive viuzze è facile incontrare pescatori che, sotto casa, costruiscono le reti per la pesca, apportano piccole riparazioni alle barche  o si preparano a partire per affrontare una nuova giornata in mare.
Chianalea, questo antico borgo marinaio, così magico da incantare persino Renato Guttuso e diventare fonte d’ispirazione di tante sue opere.
Le onde del Tirreno penetrano sin quasi dentro le abitazioni che sono continuamente sottoposte alla forza d’urto delle acque; di notte il silenzio amplifica il suggestivo rumore dei “colpi” di mare che costituisce il sottofondo musicale della vita a Chianalea.
Le antiche fontane, sparse qua e là, le piazze e le chiese, ognuna con la propria storia, gli scogli e le rocce che si frantumano nel mare, offrono un paesaggio naturale di grande bellezza, vigilato dall’austero Castello dei Ruffo, sulla rocca che è la stessa del mostro omerico.
Costruito a scopo militare, l’imponente edificio è stato riadattato ad uso residenziale dal conte Paolo Ruffo che nel 1532 subentrò nel feudo di Scilla ai precedenti signori.
Dal Castello si gode un meraviglioso panorama che comprende le isole Eolie e la costa siciliana.